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Il Crowdfunding crea… comunità.

Il crowdfunding è un termine inglese composto da due parole: “crowd”, che in italiano si traduce come folla, e “funding che letteralmente significa “finanziamento. La traduzione “finanziamento dalla folla” implica il coinvolgimento attivo di persone. Più specificatamente di riuscire a costruire una comunità attiva, sia digitale

Una campagna di crowdfunding certamente ha come scopo primario quello di raccogliere fondi per consentire la realizzazione di un progetto o di un prodotto, ma questo obiettivo si può raggiungere solo ed esclusivamente se si è capaci di coinvolgere un certo numero di persone a partecipare, sia alla raccolta fondi ma, anche e soprattutto, alla realizzazione del progetto stesso.

Da venerdì scorso, sulla piattaforma www.innamoratidellacultura.it è pubblicata la campagna proposta da Scuola Romana di Circo dal titolo Community Library. Si tratta di una raccolta fondi . che ha come scopo primario quello di “costruire” una comunità attiva di persone, appassionate di Circo, interessate a partecipare economicamente alla realizzazione del progetto per poterne usufruire.

L’idea di partenza di  Community Library nasce dalla considerazione che la biblioteca è il cuore pulsante di ogni comunità, è il centro di aggregazione che, attraverso la cultura, è in grado di costruire e rafforzare  legami permanenti fra persone e il territorio in cui sorge.

Gli appassionati di circo in tutto il mondo sono moltissimi. I dati indicano una crescita esponenziale di questo tipo specifico di pubblico, anno dopo anno.  L’idea di Scuola Romana di Circo è quella di realizzare una biblioteca specializzata  interamente alla  raccolta, conservazione, e valorizzazione di documenti legati alla storia del Circo e, anche, di realizzare  un centro servizi dedicato alla promozione della lettura, dello spettacolo dal vivo e della cultura circense. Un luogo sia digitale che fisico dove potersi arricchire spiritualmente e culturalmente, divertire e, soprattutto, connettere.

Il lavoro per arrivare a realizzare tutto questo è imponente. E costoso.  La biblio- mediateca raccoglierà tutti i più importanti libri dedicati al circo, oltre ad un archivio composto di documenti, sia analogici che digitali.

La Community Library della Scuola Romana del Circo  contribuisce a raccontare la storia e l’identità del Circo proponendo  ad un pubblico variegato composto da professionisti del settore, allievi delle scuole di circo e di altre arti performative, bambini e ragazzi del quartiere o semplici curiosi eventi concepiti per coinvolgere, aggregare, istruire e intrattenere.

Community Library è una Biblioteca di Comunità inteso come centro di coesione sociale, un luogo aperto e inclusivo dove le persone possono incontrarsi e creare relazioni e interazioni.

La campagna per Community Library propone, a chi decide di partecipare, delle ricompense che ben esprimono il concetto di condivisione. Sarà possibile ricevere delle lezioni di circo, copie della rivista o del libro fotografico e partecipare agli spettacoli come ospite d’onore.

Da oggi, domenica 19 settembre, la Community Library è aperta al pubblico con orari dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle 13:00.

Redazione  www.innamoratidellacultura.it

Extravolti. Un progetto fotografico in difesa della Cultura

Cultura come risultato di un’esperienza soggettiva, spirituale e vitale.

L’ho scoperto poco tempo fa, ad aprile, quando Palazzo Saluzzo Paesana ha ospitato l’inaugurazione di questo audace progetto fotografico firmato Davide Iodice e realizzato in collaborazione con personaggi noti, disposti ad apparire distorti e grotteschi in difesa della cultura.

Come? Davide ha fotografato i volti di queste persone famose attraverso una semplice modalità di rappresentazione: il volto è appoggiato su una lastra di plexiglass trasparente con una evidente deformazione nei tratti somatici. La lastra diventa metafora della “lotta quotidiana” che ci distorce e deforma il profondo valore della cultura e della spiritualità – con freddezza e apparente trasparenza – sottraendone l’intimo valore.

I ritratti sono stati esposti negli spazi di Palazzo Saluzzo, dove anche il pubblico è stato invitato a posare, per lasciarsi fotografare extravolto, per partecipare attivamente e protestare.

Com’è scritto anche nel ‘manifesto‘, non si tratta di un progetto da leggere con pessimismo o scarsa fiducia nella potenza culturale del nostro paese, ma come una “fotografia” mentale attraverso la “fotografia” reale di una civiltà contemporanea che tende spesso ad emarginare l’arte, quando – aggiungo – potrebbe e dovrebbe valorizzarla il più possibile.

L’idea di Extravolti è quella di continuare, andare avanti con la collezione e, soprattutto, proporre idee e nuove soluzioni attraverso il coinvolgimento e la condivisione. V’invito ad approfondire il progetto qui, sul sito, dove ci sono le prossime tappe di quello che è diventato un vero e proprio tour e dove si può contribuire sostenendo l’arte. Anche perché l’intero ricavato della vendita del catalogo sarà devoluto alla Fondazione Emergency di Gino Strada.

Vi lascio con questo suggerimento e segnalando anche il video del vernissage, inaugurato con una suggestiva performance in blu di Cristina Donà e pubblicato su Blog ContemporaryArt Torino, insieme all’intervista a Davide Iodice:

Torino come NY. Anzi, meglio…

Canto, musica, spettacolo.

Impara l’arte e diventane parte!

Un bel motto per un posto che se lo merita decisamente: l’Accademia CMS di Torino, la scuola che ha formato le stelle nascenti di X Factor Nice e Cixi.

Ha dodici anni di esperienza itinerante nella penisola e si dedica all’insegnamento e alla creazione di un modo diverso e innovativo di comunicare e costruire l’arte insieme con i giovani. È un progetto davvero interessante che vanta legami oltreoceano e grandi insegnanti, una scuola d’eccezione che non ha nulla da invidiare a scuole americane o britanniche.

Ci sono stata ultimamente, in occasione di una serata dedicata a uno spettacolo di canto degli allievi, e mi ha colpito particolarmente l’organizzazione, il clima effervescente e dinamico, la preparazione e l’entusiasmo dei protagonisti e la presenza – direttamente da New York – dell’artista Susan D., la famosa vocal coah di Alicia Keys, che è stata protagonista del concerto e di un workshop di due giorni. Insomma, è stato davvero un gran bello spettacolo e vorrei condividere con voi alcune foto della serata.

Ma per saperne di più, visitate il sito e scoprite il “Progetto Accademia“.

(Fotografe d’assalto!)