Concerto

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Matera Capitale Europea della Cultura 2019: IN ViTRØ ~ Artificial sønificatiøn

“Per trovare una nuova intonazione, è necessario ripartire dal silenzio”. Con questo ossimoro presentiamo un altro dei progetti culturali che costituiscono l’ossatura del programma proposto da Matera Capitale della Cultura Europea 2019.

Si intitola IN ViTRØ ~ Artificial sønificatiøn ed è un progetto di “sound art”  che intende  indagare il rapporto tra suono e silenzio ascoltando la voce di Matera: tra le strade e nelle piazze, fino a intrufolarsi nei vicoli e dentro alle grotte. L’intero progetto nasce dalla frattura tra suono e silenzio e dall’osservazione per indagare le discontinuità e le ambiguità, materie prime di ogni forma d’arte.

Musica elettronica. Rumore e silenzio. Tuto questo è “sound art”.

Che cos’è la “sound art”?

La definizione fornita da Wikipedia recita: “La sound art è una disciplina artistica in cui il suono viene utilizzato come mezzo principal.. Come molti generi di arte contemporanea , la sound art può essere di natura interdisciplinare o essere utilizzata in forme ibride . La sound art può essere considerata un elemento di molte aree come l’ acustica , la psicoacustica , l’ elettronica , la musica noise , i media audio , il suono ambientale o ambientale , i paesaggi sonori, le esplorazioni del corpo umano, la scultura , l’ architettura , il film o il video e altri aspetti dell’attuale discorso dell’arte contemporanea. 

La sound Art è, quindi un vero e proprio genere di arte contemporanea che può spaziare in aree diverse fra loro.

Il programma proposto da IN ViTRØ ~ Artificial sønificatiøn è  articolato e prevede installazioni, residenze artistiche, performance, laboratori ed esposizioni vere e proprie.

La magia di scendere nelle viscere della terra. Matera sotterranea, affascinante e misteriosa.

Le attività artistiche proposte prevedono di attraversare  i luoghi vitali della città e della storia che custodisce: cisterne, ipogei, castelli e abbazie, per raccontare una nuova idea di silenzio e di suono.

Il  claim che viene proposto  “la città silente” pone l’attenzione al tema del rumore e del bombardamento a cui tutti noi oggi siamo sottoposti, proponendo il silenzio come antidoto e come simbolo di una nuova ecologia acustica.

ECHI D’ACQUA è un percorso sensoriale straordinario realizzato nel luogo che, possiamo considerare come il più magico di Matera. Si tratta del Palombaro Grande, la cisterna d’acqua sotterranea posta sotto alla città. Un posto ricco di echi dove le sonorità facilmente si trasformano in un’esperienza unica per l’ascoltatore.

IN VITRO EXHIBITION è una mostra di “sound art” con opere selezionate da una giuria internazionale

 PERFORMANCE installazioni artistiche e performance realizzate da artisti di fama internazionale e presentate per la prima volta in assoluto a Matera.

MUTE uno sguardo nuovo al cinema muto grazie alla realizzazione di nuove colonne sonore realizzate seguendo i dettami della moderna musica elettronica ed elettroacustica. Il risultato mira a creare nello spettatore una nuova concezione del rapporto suono-silenzio.

Installazioni, esibizioni, mostre, performance e residenze. Artisti internazionali e nazionali. A Matera, nel 2019.

IN VITRO EXHIBITION è stato realizzato dall’Associazione no profit OXOSConcept, attiva nella realizzazione e promozione di installazioni artistiche, di musica eloettroacustica contemporanea, e nella ricerca  degli aspetti scientifici, analitici ed  estetici della musica.

Partner di progetto:
ZKM [zentrum fur kunst und medientechnologie], Germania
GAUDEAMMUS MUZIEKWEEK, Olanda
Tempo Reale, Italia
Spaziomusica, Italia
Eu Japan Fest
Associazione Culturale GTA Basilicata, Italia
Lucana Film Commission, Italia
Comune di Montescaglioso, Italia
Comune di Irsina, Italia
Comune di Ferrandina, Italia
CRM Centro Ricerche Musicali, Italia
CeReNeM (Centre for Research in New Music, University of Huddersfield), Regno Unito
Artisti:
CRM Centro Ricerche Musicali, Italia
Edison Studio, Italia
Giulio Colangelo, Italia
Ryoichi Kurokawa, Giappone
Spaziomusica, Italia
Valerio De Bonis, Italia

Realizzato con il sostegno di BCC Basilicata

Redazione – www.innamoratidellacultura.it

Colorando le note. Quando il crowdfunding è tutto un programma.

La raccolta fondi per il l’Orchestra Polledro continua la sua corsa sulla nostra piattaforma al link  https://www.innamoratidellacultura.it/projects/colorando-le-note/

Il 9 settembre al Circolo dei Lettori di Torino è stata presentata in grande spolvero il programma concertistico per l’anno 2018/2019.

La nuova Stagione dal titolo emblematico “NELL’ARMONIA DELLE DIFFERENZE” prevede  l’esecuzione di composizioni di J.C.Bach, Bartok, Brahms, Brusa, Elgar, Farrenc, Janáček, Mendelsshon e Mozart. Il proposito è quello di stimolare un viaggio espressivo nel settore della creatività musicale e, soprattutto di  condurre verso il  successo la  campagna di crowdfunding che terminerà a dicembre.

I fondi per sostenere l’importante  attività di un’ orchestra non bastano mai. Il programma proposto dalla Polledro prevede anche un fitto calendario di eventi e incontri in appoggio alla campagna di raccolta fondi.

Perché se è  vero che mettere il progetto su una piattaforma aiuta a espandere  le notizie più velocemente sui canali digitali, è anche vero che il denaro arriva quando  le persone si incontrano, cuore a cuore. Quale occasione migliore di un evento?

Il crowdfunding si basa su concetti come la fiducia, la condivisione e l’amore. Del progettista per la sua idea e dei donatori per il progettista e la sua idea.

Sembra semplice ma riuscire a trasmettere alle persone concetti così intangibili  non lo è affatto.

Ecco perché da quest’anno la progettualità dell’Orchestra si apre a connubi con realtà istituzionali come il Salone Internazionale del Libro, ContemporaryArt Torino Piemonte, Circuito SBAM Piemonte e Biennale PaesaggioZero per implementare lo scambio dei linguaggi tra musica colta e pittura, fotografia, design, natura, storia, letteratura, architettura e territorio.

Inoltre l’Ente progetta collaborazioni con Soggetti di primario livello come l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, Tespi/Conservatorio di Torino, Politecnico di Torino, Archivio Storico Città di Torino, Archivio privato Riccardo Moncalvo e associazioni di territorio come Giglio Onlus e La Natura Torna ad Arte. L’affiliazione a FITEL è di recentissima acquisizione. La Stagione gode dei Patrocini istituzionali Città di Torino e Regione Piemonte.

 

LA PROGRAMMAZIONE

Si inizia con i Concerti a partire da mercoledì 10 ottobre, nell’ambito dell’Anno Europeo del Patrimonio con MIBACT e Città di Torino, con una serata ispirata all’accessibilità dei nostri patrimoni culturali – tangibili e intangibili – in occasione dell’inaugurazione della Stagione Concertistica “NELL’ARMONIA DELLE DIFFERENZE” dell’Orchestra da Camera “G.B. Polledro” diretta da Federico Bisio, che si terrà presso il Conservatorio di Torino.

Il tema della Stagione si ispira alle proporzioni armoniche che esistono in musica, natura e architettura. Da sempre infatti l’uomo è attratto dalla regolarità e dai rapporti simmetrici. Ma la simmetria non potrebbe esistere senza a-simmetria che, come il buio e la luce, conferiscono libertà perfetta all’armonia delle differenze. L’appuntamento tra musica e arti propone la Sinfonia in Re mag. op. 18/6 di J.C. Bach, il Concerto per corno n. 2 in Mi bemolle mag., K.417 di W.A. Mozart – con il Solista Stefano Fracchia al Corno – e la Serenata in Re mag. n. 1 op. 11 di J.Brahms. Durante l’esecuzione musicale in collaborazione con la sezione TESPI del Conservatorio e a regia di Mattia Bena, una proiezione sulla cupola dell’auditorium dedicata alle architetture armoniche, paesaggi e creature naturali selezionate in collaborazione con Archivio Storico di Torino, Archivio privato Riccardo Moncalvo, Collezione Haeckel di G.Guerreri e le fotografie di paesaggio courtesy La Natura Torna ad Arte.

Precede il concerto, alle ore 18, la visita gratuita alla Galleria degli Strumenti d’epoca del Conservatorio “Giuseppe Verdi”, in collaborazione con l’Ente stesso e sotto la guida della curatrice Francesca Odling. L’appuntamento tra musica e arti visive ispirate a natura, architettura e territorioviene anche proposto a conclusione del convegno promosso da Biennale PaesaggioZero 2018 – VI° edizione presso Palazzo Lascaris “PAYSAGE TVB” organizzato da Politecnico di Torino DIST, Osservatorio del Paesaggio dei Parchi del Po e della collina torinese, Ente di gestione delle aree protette del Po torinese.

Circa un mese dopo, sabato 3 novembre, nell’ambito della Notte Bianca delle Arti Contemporanee Città di Torino, l’Orchestra G.B. Polledro prosegue nella sua tematica di armonia nelle differenze con l’unione tra musica classica e arte contemporanea. Dalle ore 18 l’evento di apre con un pre-concerto davvero unico.

Grazie all’artista Francesco Preverino – un veterano dell’arte visiva noto in tutto il mondo e con opere esposte a New York e a Shanghai – il Foyer del Teatro Vittoria ospiterà in esposizione temporanea alcune opere presentate appositamente dal pittore torinese, con una esclusiva esposizione delle sue carte dipinte in occasione del live painting del 19 maggio scorso nell’ambito del concerto di chiusura della Stagione precedente. Il progetto “Colorando Le Note” si abbina alla campagna di raccolta fondi dell’Orchestra Polledro. Un’iniziativa nata per coinvolgere il pubblico e sostenere con donazioni le attività speciali dell’ente stesso. Seguirà a palco alle ore 21 l’esecuzione del Concerto con l’organico orchestrale diretto dal M° Federico Bisio, su musiche di Edvard Elgar, Introduzione e allegro per quartetto d’archi e orchestra d’archi op. 47 con il Quartetto Res e i Solisti Tommaso Belli e Vittorio Sebeglia al violino, Ruggero Mastrolorenzi alla viola e Filippo Tortia al violoncello; seguono Bela Bartok, Divertimento per archi Sz. 113 e Leoš Janáček, Suite per orchestra d’archi.

A dicembre l’Orchestra Polledro si impegna a celebrare il Natale presso varie sedi con la “Gran Partita”, la nota Serenata per fiati n. 10 in Si bemolle maggiore, K1 361 (K6 370a) di Wolfgang Amadeus Mozart. Si inizia il 13 dicembre in occasione di un evento ad inviti presso la Scuola di Applicazione dell’Esercito di Torino.

Si riprende poi venerdì 8 marzo 2019 in occasione della Giornata Mondiale della Donna presso il Teatro Vittoria di Torino, con una emozionante serata di Festa in omaggio al femminile, insieme ad alcuni Partner tecnici e una Testimonial speciale, per l’esecuzione diretta dal Maestro Federico Bisio, sempre a partire dalle ore 21 .

Il Direttore Stabile della Polledro propone Elisabetta Brusa – compositrice milanese vivente – nel suo Adagio per orchestra d’archi (1996) in “Prima esecuzione a Torino”, preceduto da Leopold Kozeluch, Concerto per pianoforte e orchestra in Fa maggiore, P IV F 1 “Prima esecuzione in tempi moderni”. A seguire, due opere di Wolfgang Amadeus Mozart: il Concerto per pianoforte e orchestra N. 12 in La maggiore KV 414 con Solista Antonio Valentino al pianoforte, e la famosissima Ein musikalischer Spaß KV 522.

Martedì 2 aprile 2019, arriva l’unico dei concerti dell’Orchestra condotto da un Direttore ospite sempre molto gradito al pubblico della Polledro: il Maestro Giuseppe Montesano, questa volta alle prese con un richiestissimo repertorio mozartiano. In programma, di Wolfgang Amadeus Mozart, la Sinfonia in Mi bemolle maggiore n.1 KV 16, il Concerto in Do maggiore per flauto e arpa KV 299 – con Solisti Rebecca Viora al flauto e Federica Mancini all’arpa – e la poderosa Sinfonia in Do maggiore n. 41 “Jupiter” KV 551. Durante la serata vi sarà un apposito tributo alla Giornata Mondiale sull’Autismo, consapevoli – nello spirito di tale ricorrenza – che la musica sia fondamentale per il nostro benessere interiore, la nostra crescita personale e lo sviluppo di altre forme di arte, comunicazione e creatività.

E infine, martedì 21 maggio 2019 l’Orchestra G. B. Polledro diretta da Federico Bisio conclude la Stagione “NELL’ARMONIA DELLE DIFFERENZE” con il Concerto per violino, pianoforte e orchestra d’archi in re minore MWV 04 di Felix Mendelssohn-Bartholdy – con ospiti i Solisti Alessandro Milani al violino e Roberto Issoglio al pianoforte. A questo segue l’esecuzione della Sinfonia in sol minore n. 3 op. 36 composta ancora una volta da una donna, questa volta francese, Louise Farrenc. La serata di tarda primavera prevede, come già avvenuto nella scorsa stagione, una sorpresa – questa volta di carattere letterario – in omaggio all’OFF Salone internazionale del Libro di Torino. Seguiranno dettagli in un nostro prossimo comunicato nel 2019.

Siete pronti? allora partecipate numerosi ed entusiasti alla campagna di raccolta fondi donando al link https://www.innamoratidellacultura.it/projects/colorando-le-note/

Buon #crowdfunding a tutti!

Redazione https://www.innamoratidellacultura.it

Un disco per riportare in vita l’opera barocca di Giovanni Lorenzo Lulier.

Il progetto della musicologa italiana Chiara Pelliccia è ambizioso, interessante, colto. Bellissimo. E’ uscito questa mattina sulla piattaforma e sta già raccogliendo consensi e supporto.  Come facciamo a saperlo? Basta guardare le visite alla pagina…

“Giovanni Lorenzo Lulier – musicista del barocco romano” è un progetto che porta  alla luce l’arte musicale di uno straordinario -quanto poco conosciuto-  artista italiano.  Parliamo di Giovanni Lorenzo Lulier, compositore di cantate da camera, di serenate, oratori e opere vissuto a Roma nella seconda metà del 1600.  Lulier era famoso fra i  suoi contemporanei con il nome di “Giovanni del violone” ed è proprio  con questo nome che  figura nell’intestazione della gran parte delle fonti delle sue musiche e sulla gran parte dei documenti archivistici che lo riguardino.

Musica barocca su www.innamoratidellacultura.itLa sua musica è magnifica, soave e intensa, frizzante e si merita di essere conosciuta e apprezzata da tante, tantissime persone.

Parliamo di mecenatismo!

Lulier ebbe tra i suoi principali mecenati due dei maggiori cardinali romani dell’epoca: Benedetto Pamphilj (tra il 1681 e il 1690) e Pietro Ottoboni (dal 1690 al 1700), mecenati per i quali lavorarono musicisti e compositori come Arcangelo Corelli, Alessandro Scarlatti, o, solo pochi anni più tardi, Georg Friedrich Händel. Oggi, per riportare al grande pubblico l’opera di Lulier, anche la musicologa italiana Chiara Pelliccia ha pensato di rivolgersi ai moderni mecenati attraverso una campagna di crowdfunding.

Perchè tutti possano apprezzare le meravigliose musiche di Giovanni Lorenzo Lullier è necessario incidere dei dischi.

Per farlo è richiesta  la partecipazione entusiastica di autentici appassionati di musica barocca italiana. Sei uno di loro? Unisciti al crowdfunding donando su www.innamoratidellacultura.it

aiuta Chiara Pelliccia con il crowdfunding su www.innamoratidellacultura.itCome nasce questa idea?

Il progetto è nato dal desiderio di Chiara Pelliccia di incentivare la ricerca e il recupero delle musiche di Giovanni Lorenzo Lulier e, sino ad oggi,  ha concentrato l’attenzione  sul repertorio delle cantate da camera. La ricerca di Chiara ha mosso i suoi primi passi grazie al sostegno del “Centro Studi sulla Cantata Italiana” (Università degli studi di Roma “TorVergata”) e del “Centro Studi Santa Giacinta Marescotti di Vignanello” (Premio Internazionale Francesco Maria Ruspoli), giungendo alla pubblicazione di un primo corposo studio e del catalogo tematico delle cantate da camera di Lulier (LIM, Miscellanea Ruspoli, II-2012).  La Società Editrice di Musicologia (SEdM) ha sostenuto il lavoro di Chiara  realizzando i due primi fascicoli di cantate da camera in edizione critica inseriti come secondo e terzo numero della collana «Musica vocale da Camera» . Ma non basta, per completare la serie di cd è necessario un ulteriore sforzo.

Il primo passo è un concerto, il 9  dicembre, al Roma Festival Barocca. Ore 21,00:  vieni? Qui la musica di Lulier verrà interpretata dall’ensemble Accademia Ottoboni composta dal violoncellista Marco Ceccato e dalla voce di Francesca Boncompagni.  Nella stessa giornata si terrà una mattinata di studi su Lulier e le sue musiche. Una vera full immersion nella musica barocca.

Quanto serve per realizzare il disco?

La campagna di raccolta fondi prevede un obiettivo di 4000 euro. Serviranno a Chiara Pelliccia a  coprire i costi di realizzazione del disco e anche quelli di promozione della campagna di crowdfunding.

Vuoi aiutare Chiara a realizzare il suo sogno? Quanto sei #innamoratodellacultura? Sai che ci sono ricompense per chi partecipa? Che le donazioni si possono dedurre? Che l’unione fa la forza?

 

 

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Accademia Ottoboni

redazione www.innamoratidellacultura.it

Un ritorno in grande stile. Musica, Maestro!

Dopo un’estate che non è stata estate la stagione culturale torinese inizia subito con la rincorsa. Saremo  al Teatro Regio questa sera per assistere alla prima di MiTo con l’esibizione della “Bucarest Festival Orchestra”. Un sentito  e affettuoso – grazie va chi ci ha offerto  il gentile e gradito invito.

La prima di MiTo a Torino fantastica Bucarest Festival Orchestra

La prima di
MiTo a Torino fantastica Bucarest Festival Orchestra

Abbiamo  deciso di arrivare alla serata preparati perché,  ammettiamolo, la musica  classica non è il nostro forte e le conoscenze in merito piuttosto confuse. Leggiamo quindi  su internet che l’orchestra in questione ‘è costituita da decenni e si contraddistingue perché il metodo di direzione esalta le qualità dei singoli musicisti creando un insieme di  livello elevatissimo. Il termine Festival si inserisce perché nel corso degli anni l’orchestra ha istituito un suo proprio festival,  “Bridging Europe” in collaborazione strategica con il “Palazzo delle Arti”il cui focus  è fissato su un differente paese europeo ogni anno’.

Che cosa ci attende questa sera esattamente non lo sappiamo. Purtroppo non abbiamo  avuto modo di leggere  il programma perchè eravamo in ritardo e quindi il concerto sarà una sorpresa. Certamente assisteremo ad  un po’ di  “struscio  e falpalà’ . Poca roba. Noi torinesi non amiamo apparire. Lo struscio vero, ed è poi quello che rende Torino una città unica in Italia, è composto dalla grande quantità di persone di cultura e intelletto che nel corso degli anni hanno portato la città  ad una vera fioritura e, consentitecelo, alla riconversione parziale da polo industriale a polo culturale. I risultati si vedono o, per meglio dire, questa sera si sentono!

Redazione – www.innamoratidellacultura.it