L’Agenda Digitale al Digital Festival di Torino. Quattro parole non bastano.

Entro Emanuela Negro Ferrero

Lo scorso 31 maggio, presso lo Spazio Mostre Regione (Torino), Federmanager Minerva, rappresentata dalle socie Emanuela Negro-Ferrero e Giovanna Guercio, ha condotto un intervento a tema dal titolo “Agenda Digitale” e “Digital Gender Divide” nell’ambito dell’evento dedicato ai Media 2.0 dei Digital Food Days. (Qui, la presentazione)

Da un po’ di tempo a questa parte si parla di Agenda Digitale: certo, molti passi sono stati fatti, ma come stanno procedendo le cose? Lo speech al Digital Festival è stata l’occasione perfetta per spiegare ad una platea affollata di addetti e curiosi che cos’è l’Agenda Digitale e perché è fondamentale per il progresso del nostro paese.

Emanuela Negro-Ferrero, in qualità di referente federale per l’Agenda Digitale, si è occupata della stesura di quella parte del documento dedicata al “digital gender divide” (che in italiano si può tradurre  come differenza digitale di genere) e la relazione che ne è venuta fuori, grazie anche al ricco contributo della dr.ssa Guercio, è stata di sicuro interesse.

Come tutti sappiamo, il Programma Nazionale per la cultura digitale è entrato nella fase cruciale del coordinamento delle iniziative di sviluppo sul territorio. Dopo la presentazione ufficiale delle Linee Guida ad aprile, ora l’obiettivo è quello di portare l’Italia a raggiungere la media europea per le competenze digitali entro due anni  e a far parte del gruppo dei “leader” entro cinque. Ma l’Italia è indietro. Il cambiamento, perché possa realizzarsi veramente, passa attraverso l’acquisizione di una consapevolezza digitale. Questo passaggio è fondamentale perché la nostra crescita economica e sociale dipende proprio da quanto saremo capaci di cambiare il modo di pensare e di agire. La società globale non è qualche cosa che si può evitare, bensì rappresenta il modo per migliorare e crescere. Questa opportunità deve fare i conti prima di tutto con le persone. Intere fasce di popolazione, e qui arriviamo al digital divide, rischiano di restare tagliate fuori da questo progresso inarrestabile.

Emanuela Negro-Ferrero ha parlato di diversamente abili, donne e immigrati. Categorie di persone che, quasi sempre per questioni economiche, oggi hanno difficoltà di accesso agli strumenti e ai servizi digitali e rischiano di restare tagliate fuori. Basta pensare alle donne anziane. O più semplicemente alle casalinghe. Donne che non accedono alla rete. Che magari non hanno nemmeno un pc. Come fare? Cosa fare? La digitalizzazione non è una componente irrilevante. È un’ambizione necessaria. Qui, come ha evidenziato Guercio, l’impegno per i manager è totale. Le Linee Guida aprono alla realizzazione di un piano di iniziative coordinato che, in questo momento, sono un cantiere aperto che vede uno sviluppo coerente multistakeholder sui territori e con le Regioni. Il risultato che ci si aspetta deve essere profondo e capillare e penetrare in tutti gli aspetti della vita, della società, dell’economia, dell’istruzione e dell’informazione. Utilizzando quindi strumenti che la massa la raggiungono. Come il web, la televisione. Introducendo iniziative per la scuola (come Il Piano Nazionale Scuola Digitale). Tutti aspetti che arrivano a toccare le donne e le altre categorie svantaggiate. Perché il progresso non diventi segregazione.

Dove si possono trovare informazioni utili sull’Agenda Digitale? La nuova sezione del sito Federmanager dedicata all’argomento viene arricchita settimanalmente e i contenuti rispondono alle domande sui diversi argomenti (qui, il link all’Agenda Digitale). È possibile commentare, gradita la condivisione degli argomenti. I manager possono fare molto per la trasformazione del paese. Perché oggi più che mai c’è bisogno di leader. Meglio, usando una terminologia più avanzata, è necessario essere e-leader.

(Via Il Dirigente)