Presentazione del programma di Stalker Teatro alle Officine Caos

Entro Emanuela Negro Ferrero

Alla presentazione del programma di Stalker Teatro

Alla presentazione del programma di Stalker Teatro

Abbiamo unito  il piacere al lavoro andando a sentire la presentazione  del programma 2015 di Stalker Teatro alle Officine Caos.  Officine Caos  è un grande spazio teatrale polivalente dedicato alla produzione artistica con gli abitanti del territorio situato in una zona della città davvero fuori mano. Ci abbiamo messo più di mezz’ora in auto ad arrivare. Una strada lunghissima ma  ne è valsa la pena. Fuori,  un’ insegna un po’ scombinata non fa intendere se non si entra dentro che c’è un intero mondo nascosto. Sotto terra scopri  sale di lavoro per l’educazione, per la formazione e per la ricerca teatrale. Il  programma annuale prevede ospitalità, festival, rassegne di spettacoli di teatro e di tutte le forme artistiche performative, di giovani formazioni e di compagnie di interesse nazionale ed internazionale, nel campo dell’innovazione dei linguaggi artistici.  La sala centrale è gigantesca. Ieri era occupata da un grande trampolino. La guida ci  spiega che ci sono 350 posti a sedere su gradinate mobili. Spazio scenico variabile: frontale, a pianta centrale, a percorso, per un’ampiezza complessiva di 20m x 30m x 6m di altezza. Fornito di impianti di amplificazione e di illuminazione; due ring motorizzati di 9m x 8m, cabina di regia, foyer, camerini, caffetteria, laboratori.  La presentazione del programma si è svolta  al piano superiore.

La sala grande di Officine Caos ospita 350 posti a sedere

La sala grande di Officine Caos ospita 350 posti a sedere

Ci informano o che  la Compagnia Stalker Teatro è attiva professionalmente da trentacinque anni nel campo dell’educazione e della sperimentazione teatrale ed è riconosciuta dal Dipartimento dello Spettacolo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali; sviluppa la propria ricerca nel rapporto fra teatro e arti visive, producendo spettacoli, performance ed eventi di teatro partecipato con forte vocazione sociale che  prevedono il coinvolgimento diretto degli spettatori. Oltre al programma, abbiamo ascoltato la solita musica. I fondi mancano. Il progetto di valorizzare l’archivio raccolto in tanti anni di attività è bellissimo. Ma i fondi mancano. Abbiamo scelto di non salire in cattedra. Il crowdfunding funziona ma è un impegno. Un atto di grande responsabilità. Se Stalker decidesse di fare una campagna mirata al suo territorio, al quartiere, siamo certi che avrebbe  successo. Forse, li vedremo sulla piattaforma di Innamorati della Cultura. Al momento ci sembrano ancora illusi di poter ricevere un contributo pubblico.

Redazione – www.innamoratidellacultura.it