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Crowdfunding Culturale. Mecenatismo per i giovani musicisti italiani

Redazione

Nell’era digitale in cui viviamo, l’industria musicale è in costante evoluzione, e i giovani musicisti si trovano ad affrontare sfide uniche nel loro percorso verso il successo. Un aspetto cruciale di questa sfida è rappresentato dal mercato del lavoro per i giovani talenti musicali, il quale spesso richiede non solo abilità artistiche di alto livello, ma anche una buona dose di resilienza e ingegnosità finanziaria.

Il Mercato del Lavoro per i Giovani Musicisti

In Italia, come in molte altre parti del mondo, il mercato del lavoro per i giovani musicisti è competitivo e spesso difficile da penetrare. L’aspirazione a diventare un musicista orchestrale è un sogno che richiede anni di preparazione e dedizione. Un giovane talento musicale può intraprendere un percorso di studi che comprende corsi di musica, frequentazione di conservatori, e talvolta, persino esperienze internazionali.

Per diventare un musicista orchestrale professionista, è comune impegnarsi in studi musicali per almeno 10-15 anni, che includono il perfezionamento della tecnica strumentale, lo studio della teoria musicale e la partecipazione ad orchestre giovanili. L’impegno richiesto è massiccio, sia in termini di tempo che di risorse finanziarie, e questo può mettere a dura prova le famiglie di origine.

Il Peso sulle Famiglie di Origine

Il percorso per diventare un musicista professionista può rappresentare un onere finanziario significativo per le famiglie di origine. Le spese per le lezioni private, gli strumenti musicali, i viaggi per partecipare ad audizioni e competizioni, e gli anni di studio in un conservatorio possono accumulare costi considerevoli. In alcuni casi, le famiglie si trovano ad affrontare sacrifici finanziari notevoli per sostenere il sogno del giovane musicista.

Il Crowdfunding Culturale come Sostegno Finanziario

In questo contesto, il crowdfunding di tipo reward proposto da www.innamoratidellacultura.it

emerge come una risorsa preziosa per i giovani musicisti.

La piattaforma di crowdfunding, attiva dal 2014 solo per campagne in ambito culturale ed artistico, offre una vetrina virtuale in cui i talenti emergenti possono presentare i propri progetti artistici e chiedere il supporto finanziario della comunità.

Questo modello di finanziamento consente ai sostenitori di contribuire in cambio di ricompense tangibili, come album autografati, esperienze esclusive o persino lezioni private con l’artista.

La validità del crowdfunding culturale risiede nella sua capacità di connettere direttamente gli artisti con il loro pubblico, creando una relazione di reciproca fiducia. Non solo fornisce i fondi necessari per sostenere il percorso formativo dei giovani musicisti, ma crea anche un legame emotivo tra gli artisti e coloro che credono nel loro talento.

In conclusione, il crowdfunding culturale si presenta come una svolta significativa nel modo in cui i giovani musicisti possono finanziare la propria formazione e sviluppare la propria carriera. Questa forma di sostegno finanziario non solo allevia il peso sulle famiglie di origine, ma rafforza anche il legame tra gli artisti e la loro comunità, creando un ciclo virtuoso di supporto reciproco che contribuisce alla crescita e alla prosperità dell’arte musicale.

Un’Armoniosa Campagna di Crowdfunding per il Futuro della Musica

Un’eccitante iniziativa ha preso il via nel mondo della musica classica, con l’Associazione il Cimento Armonico alla guida di una campagna di crowdfunding intitolata Melodie in Crescita.

Questa campagna ambiziosa ha come obiettivo la raccolta di 15.000 euro destinati a sostenere alcuni dei giovani talenti musicali che fanno parte dell’orchestra diretta dal giovane e quotato direttore Gian Maria Fantato.

Gian Maria Fantato, promettente stella tra i direttori d’orchestra, ha dimostrato il suo impegno nell’incanalare il talento dei giovani musicisti verso un futuro luminoso.

Tuttavia, il sostentamento di tali talenti richiede risorse finanziarie significative, e qui entra in gioco la campagna “Melodie in Crescita”.

La campagna offre ai sostenitori l’opportunità di contribuire con donazioni che saranno direttamente devolute al supporto dei giovani musicisti dell’orchestra.

Le ricompense offerte sono tanto interessanti quanto uniche, spaziando da ringraziamenti personalizzati e accesso esclusivo a contenuti speciali, fino a un’esperienza straordinaria: la possibilità di organizzare un concerto direttamente nella propria casa, con esibizione live di alcuni membri dell’orchestra.

Questa iniziativa culturale non solo permette ai sostenitori di fare parte attiva della crescita artistica di giovani promesse, ma offre anche un’esperienza musicale intima e indimenticabile.

La figura di Gian Maria Fantato, giovane direttore d’orchestra in ascesa, aggiunge un ulteriore livello di prestigio alla campagna. La sua leadership e la sua visione musicale hanno catalizzato l’attenzione nel mondo musicale, rendendo la causa ancora più stimolante e coinvolgente. La sua presenza nella campagna sottolinea l’importanza di investire nelle nuove generazioni di musicisti e nell’innovazione musicale.

In conclusione, “Melodie in Crescita” rappresenta un affascinante esempio di come il crowdfunding culturale possa fungere da ponte tra gli appassionati di musica e i giovani artisti che cercano sostegno finanziario per perseguire il loro sogno.

Questa campagna non è solo un atto di generosità, ma anche un’opportunità unica di connettersi con il mondo della musica classica in modo tangibile e coinvolgente.

Esplora la campagna e supporta i giovani musicisti italiani. Vai al link di Melodie in Crescita e partecipa con una donazione su /https://www.innamoratidellacultura.it/projects/melodie-in-crescita/

Sei interessato ad avere informazioni? Scrivi alla nostra email progetti@innamoratidellacultura.it

Vuoi fissare una call? Manda un messaggio whatsapp al numero 3311671779

Colorando le note. Quando il crowdfunding è tutto un programma.

La raccolta fondi per il l’Orchestra Polledro continua la sua corsa sulla nostra piattaforma al link  https://www.innamoratidellacultura.it/projects/colorando-le-note/

Il 9 settembre al Circolo dei Lettori di Torino è stata presentata in grande spolvero il programma concertistico per l’anno 2018/2019.

La nuova Stagione dal titolo emblematico “NELL’ARMONIA DELLE DIFFERENZE” prevede  l’esecuzione di composizioni di J.C.Bach, Bartok, Brahms, Brusa, Elgar, Farrenc, Janáček, Mendelsshon e Mozart. Il proposito è quello di stimolare un viaggio espressivo nel settore della creatività musicale e, soprattutto di  condurre verso il  successo la  campagna di crowdfunding che terminerà a dicembre.

I fondi per sostenere l’importante  attività di un’ orchestra non bastano mai. Il programma proposto dalla Polledro prevede anche un fitto calendario di eventi e incontri in appoggio alla campagna di raccolta fondi.

Perché se è  vero che mettere il progetto su una piattaforma aiuta a espandere  le notizie più velocemente sui canali digitali, è anche vero che il denaro arriva quando  le persone si incontrano, cuore a cuore. Quale occasione migliore di un evento?

Il crowdfunding si basa su concetti come la fiducia, la condivisione e l’amore. Del progettista per la sua idea e dei donatori per il progettista e la sua idea.

Sembra semplice ma riuscire a trasmettere alle persone concetti così intangibili  non lo è affatto.

Ecco perché da quest’anno la progettualità dell’Orchestra si apre a connubi con realtà istituzionali come il Salone Internazionale del Libro, ContemporaryArt Torino Piemonte, Circuito SBAM Piemonte e Biennale PaesaggioZero per implementare lo scambio dei linguaggi tra musica colta e pittura, fotografia, design, natura, storia, letteratura, architettura e territorio.

Inoltre l’Ente progetta collaborazioni con Soggetti di primario livello come l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, Tespi/Conservatorio di Torino, Politecnico di Torino, Archivio Storico Città di Torino, Archivio privato Riccardo Moncalvo e associazioni di territorio come Giglio Onlus e La Natura Torna ad Arte. L’affiliazione a FITEL è di recentissima acquisizione. La Stagione gode dei Patrocini istituzionali Città di Torino e Regione Piemonte.

 

LA PROGRAMMAZIONE

Si inizia con i Concerti a partire da mercoledì 10 ottobre, nell’ambito dell’Anno Europeo del Patrimonio con MIBACT e Città di Torino, con una serata ispirata all’accessibilità dei nostri patrimoni culturali – tangibili e intangibili – in occasione dell’inaugurazione della Stagione Concertistica “NELL’ARMONIA DELLE DIFFERENZE” dell’Orchestra da Camera “G.B. Polledro” diretta da Federico Bisio, che si terrà presso il Conservatorio di Torino.

Il tema della Stagione si ispira alle proporzioni armoniche che esistono in musica, natura e architettura. Da sempre infatti l’uomo è attratto dalla regolarità e dai rapporti simmetrici. Ma la simmetria non potrebbe esistere senza a-simmetria che, come il buio e la luce, conferiscono libertà perfetta all’armonia delle differenze. L’appuntamento tra musica e arti propone la Sinfonia in Re mag. op. 18/6 di J.C. Bach, il Concerto per corno n. 2 in Mi bemolle mag., K.417 di W.A. Mozart – con il Solista Stefano Fracchia al Corno – e la Serenata in Re mag. n. 1 op. 11 di J.Brahms. Durante l’esecuzione musicale in collaborazione con la sezione TESPI del Conservatorio e a regia di Mattia Bena, una proiezione sulla cupola dell’auditorium dedicata alle architetture armoniche, paesaggi e creature naturali selezionate in collaborazione con Archivio Storico di Torino, Archivio privato Riccardo Moncalvo, Collezione Haeckel di G.Guerreri e le fotografie di paesaggio courtesy La Natura Torna ad Arte.

Precede il concerto, alle ore 18, la visita gratuita alla Galleria degli Strumenti d’epoca del Conservatorio “Giuseppe Verdi”, in collaborazione con l’Ente stesso e sotto la guida della curatrice Francesca Odling. L’appuntamento tra musica e arti visive ispirate a natura, architettura e territorioviene anche proposto a conclusione del convegno promosso da Biennale PaesaggioZero 2018 – VI° edizione presso Palazzo Lascaris “PAYSAGE TVB” organizzato da Politecnico di Torino DIST, Osservatorio del Paesaggio dei Parchi del Po e della collina torinese, Ente di gestione delle aree protette del Po torinese.

Circa un mese dopo, sabato 3 novembre, nell’ambito della Notte Bianca delle Arti Contemporanee Città di Torino, l’Orchestra G.B. Polledro prosegue nella sua tematica di armonia nelle differenze con l’unione tra musica classica e arte contemporanea. Dalle ore 18 l’evento di apre con un pre-concerto davvero unico.

Grazie all’artista Francesco Preverino – un veterano dell’arte visiva noto in tutto il mondo e con opere esposte a New York e a Shanghai – il Foyer del Teatro Vittoria ospiterà in esposizione temporanea alcune opere presentate appositamente dal pittore torinese, con una esclusiva esposizione delle sue carte dipinte in occasione del live painting del 19 maggio scorso nell’ambito del concerto di chiusura della Stagione precedente. Il progetto “Colorando Le Note” si abbina alla campagna di raccolta fondi dell’Orchestra Polledro. Un’iniziativa nata per coinvolgere il pubblico e sostenere con donazioni le attività speciali dell’ente stesso. Seguirà a palco alle ore 21 l’esecuzione del Concerto con l’organico orchestrale diretto dal M° Federico Bisio, su musiche di Edvard Elgar, Introduzione e allegro per quartetto d’archi e orchestra d’archi op. 47 con il Quartetto Res e i Solisti Tommaso Belli e Vittorio Sebeglia al violino, Ruggero Mastrolorenzi alla viola e Filippo Tortia al violoncello; seguono Bela Bartok, Divertimento per archi Sz. 113 e Leoš Janáček, Suite per orchestra d’archi.

A dicembre l’Orchestra Polledro si impegna a celebrare il Natale presso varie sedi con la “Gran Partita”, la nota Serenata per fiati n. 10 in Si bemolle maggiore, K1 361 (K6 370a) di Wolfgang Amadeus Mozart. Si inizia il 13 dicembre in occasione di un evento ad inviti presso la Scuola di Applicazione dell’Esercito di Torino.

Si riprende poi venerdì 8 marzo 2019 in occasione della Giornata Mondiale della Donna presso il Teatro Vittoria di Torino, con una emozionante serata di Festa in omaggio al femminile, insieme ad alcuni Partner tecnici e una Testimonial speciale, per l’esecuzione diretta dal Maestro Federico Bisio, sempre a partire dalle ore 21 .

Il Direttore Stabile della Polledro propone Elisabetta Brusa – compositrice milanese vivente – nel suo Adagio per orchestra d’archi (1996) in “Prima esecuzione a Torino”, preceduto da Leopold Kozeluch, Concerto per pianoforte e orchestra in Fa maggiore, P IV F 1 “Prima esecuzione in tempi moderni”. A seguire, due opere di Wolfgang Amadeus Mozart: il Concerto per pianoforte e orchestra N. 12 in La maggiore KV 414 con Solista Antonio Valentino al pianoforte, e la famosissima Ein musikalischer Spaß KV 522.

Martedì 2 aprile 2019, arriva l’unico dei concerti dell’Orchestra condotto da un Direttore ospite sempre molto gradito al pubblico della Polledro: il Maestro Giuseppe Montesano, questa volta alle prese con un richiestissimo repertorio mozartiano. In programma, di Wolfgang Amadeus Mozart, la Sinfonia in Mi bemolle maggiore n.1 KV 16, il Concerto in Do maggiore per flauto e arpa KV 299 – con Solisti Rebecca Viora al flauto e Federica Mancini all’arpa – e la poderosa Sinfonia in Do maggiore n. 41 “Jupiter” KV 551. Durante la serata vi sarà un apposito tributo alla Giornata Mondiale sull’Autismo, consapevoli – nello spirito di tale ricorrenza – che la musica sia fondamentale per il nostro benessere interiore, la nostra crescita personale e lo sviluppo di altre forme di arte, comunicazione e creatività.

E infine, martedì 21 maggio 2019 l’Orchestra G. B. Polledro diretta da Federico Bisio conclude la Stagione “NELL’ARMONIA DELLE DIFFERENZE” con il Concerto per violino, pianoforte e orchestra d’archi in re minore MWV 04 di Felix Mendelssohn-Bartholdy – con ospiti i Solisti Alessandro Milani al violino e Roberto Issoglio al pianoforte. A questo segue l’esecuzione della Sinfonia in sol minore n. 3 op. 36 composta ancora una volta da una donna, questa volta francese, Louise Farrenc. La serata di tarda primavera prevede, come già avvenuto nella scorsa stagione, una sorpresa – questa volta di carattere letterario – in omaggio all’OFF Salone internazionale del Libro di Torino. Seguiranno dettagli in un nostro prossimo comunicato nel 2019.

Siete pronti? allora partecipate numerosi ed entusiasti alla campagna di raccolta fondi donando al link https://www.innamoratidellacultura.it/projects/colorando-le-note/

Buon #crowdfunding a tutti!

Redazione https://www.innamoratidellacultura.it

Un ritorno in grande stile. Musica, Maestro!

Dopo un’estate che non è stata estate la stagione culturale torinese inizia subito con la rincorsa. Saremo  al Teatro Regio questa sera per assistere alla prima di MiTo con l’esibizione della “Bucarest Festival Orchestra”. Un sentito  e affettuoso – grazie va chi ci ha offerto  il gentile e gradito invito.

La prima di MiTo a Torino fantastica Bucarest Festival Orchestra

La prima di
MiTo a Torino fantastica Bucarest Festival Orchestra

Abbiamo  deciso di arrivare alla serata preparati perché,  ammettiamolo, la musica  classica non è il nostro forte e le conoscenze in merito piuttosto confuse. Leggiamo quindi  su internet che l’orchestra in questione ‘è costituita da decenni e si contraddistingue perché il metodo di direzione esalta le qualità dei singoli musicisti creando un insieme di  livello elevatissimo. Il termine Festival si inserisce perché nel corso degli anni l’orchestra ha istituito un suo proprio festival,  “Bridging Europe” in collaborazione strategica con il “Palazzo delle Arti”il cui focus  è fissato su un differente paese europeo ogni anno’.

Che cosa ci attende questa sera esattamente non lo sappiamo. Purtroppo non abbiamo  avuto modo di leggere  il programma perchè eravamo in ritardo e quindi il concerto sarà una sorpresa. Certamente assisteremo ad  un po’ di  “struscio  e falpalà’ . Poca roba. Noi torinesi non amiamo apparire. Lo struscio vero, ed è poi quello che rende Torino una città unica in Italia, è composto dalla grande quantità di persone di cultura e intelletto che nel corso degli anni hanno portato la città  ad una vera fioritura e, consentitecelo, alla riconversione parziale da polo industriale a polo culturale. I risultati si vedono o, per meglio dire, questa sera si sentono!

Redazione – www.innamoratidellacultura.it