Equity Crowdfunding. Varato il Regolamento Consob

Entro Emanuela Negro Ferrero

Lo scorso venerdì 12 luglio, sulla Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il regolamento definitivo sul crowdfunding, varato dalla Consob e riguardante la raccolta di capitali di rischio da parte di start-up innovative tramite portali on-line.

Il regolamento si compone di 25 articoli ed è suddiviso in tre parti che trattano, rispettivamente: le disposizioni generali; il registro e la disciplina dei gestori di portali; la disciplina delle offerte tramite portali. Al testo sono poi allegate: le istruzioni per la presentazione della domanda di iscrizione nel registro dei gestori; lo schema della relazione sull’attività d’impresa e sulla struttura organizzativa; lo schema per la pubblicazione delle “Informazioni sulla singola offerta”, che comprendono, tra l’altro, un’Avvertenza, le informazioni sui rischi, sull’emittente, sugli strumenti finanziari e sull’offerta.

Finalmente esiste una legislazione che disciplina l’equity crowdfunding, dando così alle neo-imprese la possibilità di entrare nel mercato attraverso finanziamenti online, e “svolgendo quindi un appello al pubblico risparmio rivolto a un elevato numero di destinatari che nella prassi effettuano investimenti di modesta entità.”

Dopo aver introdotto questa possibilità nel decreto crescita-bis varato dal governo Monti, l’Italia è ora il primo paese in Europa a disporre di un quadro regolatorio sul tema. E concordo con Dettori sul fatto che sia un traguardo davvero importante per il nostro paese, perché ora possono cominciare a cambiare molte cose nelle prospettive dell’economia Italiana. Potrebbe davvero essere l’inizio di un processo di democratizzazione della finanza e se Consob riuscirà a far sviluppare un mercato ampio e sano, da oggi per le startup in Italia è cambiato tutto.

V’invito a leggere l’articolo di Gianluca Dettori su Che Futuro!

Ecco qui, invece, la scheda sintetica sui contenuti del Regolamento, e qui la delibera.